Oggi viviamo in quella che, da molti, viene definita “la società delle performance”:
una società improntata sulla produttività, sul continuare a correre verso il raggiungimento e possedimento di “qualcosa di più”, sul non fermarsi mai.

Perchè, come si suol dire, chi si ferma è perduto.

Niente di più sbagliato per come la vedo io.

Chi si ferma non si perde; chi si ferma, si ritrova.

È proprio questa attitudine al non fermarsi mai che porta a perderci nei meandri della fretta, degli impegni, del raggiungimento di obiettivi; perdiamo noi stessi, quello che siamo, quello che davvero vogliamo.

Non abbiamo neanche più tempo di pensarci.

“L’essere umano deve sempre affrontare due grandi problemi:
il primo è sapere quando cominciare, il secondo è capire quando fermarsi”

Paulo Coelho

PARTIAMO DA QUI

Come mi ha fatto riflettere la mia cara amica Elisa Scagnetti, Business Strategist e founder di “Wave, forse dobbiamo riflettere proprio sul concetto di “obiettivo”:
“diamo per scontato che sia qualcosa verso cui agire con più o meno fatica e impegno e che ci farà essere/fare/avere” (cito testualmente).

Invece, se ci pensiamo, anche stare fermi è un obiettivo se formulato come tale.

Continuo a citare testualmente:
“Anche essere la versione migliore di me può voler dire essere ferma se per il mio Elisa Mondo essere migliori significa sapermi prendere una pausa dal continuo fare, godermi ciò che ho e stare del tempo con me stessa a fare solo ciò che mi diverte senza pensare al Fare ma solo all’Essere. Quella è la migliore me e il mio obiettivo per i prossimi 6 mesi è quello:
Essere e non Fare.”

Non posso trovarmi più d’accordo con il pensiero di Elisa; qui sta l’inghippo.

Diamo sempre, da sempre, poco credito all’Essere e tanto al Fare.

“Se ci vuole intuizione e coraggio per buttarsi avanti quando le circostanze sono favorevoli, ci vuole altrettanta intuizione e coraggio per capire quando le circostanze sono avverse ed è giunto il momento di fermarsi o di ritirarsi”

Francesco Alberoni

La calma dei momenti di pausa, invece, permette di equilibrare tutta l’energia che esplode quando facciamo cose e, solitamente, è proprio in questo momento che avvengono i più grandi cambiamenti.

Equilibrio è la parola chiave.

Ci sono momenti per prendersi una pausa e momenti per correre.

Ma se corriamo e basta, l’equilibrio va a quel paese e noi con lui.

PRENDITI IL TUO TEMPO

D’altra parte, fermarsi non è una cosa che riusciamo a fare a cuor leggero, proprio per come siamo sempre stati educati
quando siamo fermi ci sembra di essere inconcludenti, ci vengono i sensi di colpa, sentiamo di star “sprecando tempo”.

E così, o ci fermiamo senza fermarci davvero, senza goderci la calma perchè il corpo è fermo ma la testa continua a correre, oppure non ci diamo proprio il permesso di farlo.

No, non stai sprecando tempo se scegli di fare una pausa, stai prendendo tempo per te.

So che non ci sei abituat*, so che è difficile ma si può imparare, sai?

Quando siamo fisicamente stanchi, che facciamo? Dormiamo.
Dormire serve a ricaricare le energie.
Dormire non è una perdita di tempo.

Oppure pensa alle tigri (felini in generale):
non solo sono animali che riposano per la maggior parte della loro giornata, ma si fermano anche quando il loro obiettivo è correre.

Quando una tigre vuole catturare la preda, che fa?

Si ferma.
La osserva.
Ancora, ancora e ancora.
Fino a che non arriva il momento giusto di attaccare e farla sua.

Sanno che il fermarsi è funzionale al raggiungimento del loro obiettivo.

Conoscono l’importanza fondamentale della staticità.

“Nulla è paragonabile al brivido di camminare nella giungla alla ricerca di una tigre e sapere che probabilmente ti sta già osservando”

Ashlan Gorse Cousteau

TOCCA A TE

Fermati.
Spegni quel maledetto telefono e osserva.

Stai con te, dentro e fuori.

Rifletti.
Valuta ciò che hai fatto fino a oggi e ciò che il tuo cuore vuole fare in futuro.
Apprezza quello che ti circonda.
Goditi la staticità tanto quanto poi ti godrai il movimento.

Prenditi il tempo che ti serve per poi attaccare al momento giusto.

Tutto acquisterà un senso diverso.

Le tigri non si sentono in colpa a riposare o ad aspettare.

Sii una tigre, fai una pausa.

“È necessario conoscere il punto dove bisogna fermarsi, il punto al quale arrivare.
Conoscendolo, si ha la tranquillità.
Avendo la tranquillità, si ottiene la pace.
Ottenendola pace, si possono prendere le decisioni.
Potendo prendere le decisioni, si può agire”

Confucio

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